CORSO DI ALTA FORMAZIONE
giovedì 27 giugno
martedì 15 ottobre
martedì 19 novembre
Relatori: Achille Bonito Oliva, Ugo Morelli e Felice Limosani
Era il 1972 quando il Premio Nobel per la fisica, P.W. Anderson, pubblicava
il suo saggio “More is Different”,
vero manifesto della complessità e dell’emergenza.
Si tratta di un titolo programmatico: posso analizzare ogni singolo mattoncino di un sistema, però quando molti mattoncini stanno insieme le cose sono completamente differenti.
In genere, quando si pensa ad un’azienda ci si immagina immediatamente il mondo degli affari e della produzione. Questo non è sbagliato, ma è “chiuso”, se non si lega il ragionamento alla funzione sociale, al ruolo, allo stile, alla produzione di cultura di cui l’impresa è generatrice.
L’azienda, come stabile organizzazione inserita in un ambiente glocale, non è un bene statico, ma un dispositivo di progettazione del futuro. Quanto più articolato sarà il suo dominio cognitivo, tanto più riuscirà a cogliere il senso degli eventi, assicurandosi realmente un futuro.
La complessità e l’incertezza rappresentano i due nuovi interlocutori della contemporaneità e l’impresa, con il suo capitale fisico, umano e immateriale, è immersa in questo contesto che non è “zippabile” nella cassetta degli attrezzi del manager. L’approccio riduzionista (esclusivamente manageriale) non è riuscito infatti a risolvere del tutto i problemi in azienda, né ha saputo intercettare i fattori di crescita e innovazione.
“Il problema non consiste nell’essere il miglior giocatore, ma nell’ideare nuovi giochi”.
Se quella che stiamo vivendo è prima di tutto una crisi cognitiva e valoriale che riguarda il modo di intendere i processi socio-economici, questa, come ogni crisi dialettica, ci offre la possibilità di cambiare il nostro filtro cognitivo e adottare nuovi modelli.
Il corso si propone di porre domande, più che dare risposte. In questo percorso verso il cambiamento ci serviamo di strumenti e di testimonial inusuali per il linguaggio del business.
Per ritrovare nuove spinte creative, trasferire conoscenze, organizzare il presente e progettare il futuro.
