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COMUNICATO STAMPA DEL 6 NOVEMBRE 2015

 

Filiera tessile: il Consiglio direttivo dell’Unione ribadisce l’importanza di essere uniti

Le contrapposizioni all’interno della filiera tessile non servono, anzi creano danni e depotenziano le richieste che scaturiscono dal sistema pratese: questa è la conclusione a cui è giunto il Consiglio direttivo dell’Unione Industriale Pratese commentando recenti proposte, nate fuori dall’associazione, di creare nuove forme aggregative limitate ai terzisti.

La posizione del Consiglio direttivo dell’Unione può contare su molti validi argomenti. Risultati come ad esempio quello conseguito pochi mesi fa per limitare i danni dei concordati in bianco sarebbero stati forse irraggiungibili se a porre la questione non fosse stata l’Unione Industriale Pratese quale rappresentante dell’intera filiera tessile del distretto. E’ stato infatti grazie all’azione dell’Unione tutta, nella totalità delle sue componenti, che Confindustria ha fatto proprie ed ha veicolato le richieste del distretto. Le associazioni di categoria – non solo l’Unione ma anche le altre riferite a settori diversi dall’industria – costituiscono un valore come elementi di aggregazione: le spinte centrifughe sono soltanto un danno.

“L’Unione ha forte credibilità come interlocutore dei soggetti nazionali proprio perché rappresenta tutti – commenta il presidente dell’Unione Industriale Pratese Andrea Cavicchi – Con la nuova associazione che comprenderà anche le imprese lucchesi e pistoiesi, poi, la nostra forza aumenterà ancora. I concordati, le risorse per gli ammortizzatori sociali, una tassazione un po’ più equa dell’energia elettrica dopo la revisione della classificazione delle ‘energivore’ sono tutti risultati resi possibili dalla rappresentanza dell’intera filiera. Proprio sul versante dell’energia la massa critica che andiamo a costituire con l’industria di Pistoia e Lucca potrà consentirci di conseguire altri risultati. Questo solo per citare risultati degli ultimi anni. Il problema dell’etica nei rapporti di filiera sussiste e anche su questo ci siamo mossi: la Carta etica che come associazione ci siamo dati riconosce come valore comune fondamentale la salvaguardia, il consolidamento e lo sviluppo delle reti e filiere produttive, valorizzando l’equità, la correttezza e la trasparenza.”

Il Consiglio direttivo dell’Unione è stato unanime nel respingere l’idea di un nuovo soggetto limitato ai terzisti tessili: i rappresentanti della stessa sezione Nobilitazione e lavorazioni tessili hanno sottolineato l’importanza dello stare uniti. Operazioni condotte in collaborazione anche con le altre categorie economiche (la mappatura della filiera e il complesso del Progetto Prato, ad esempio, e anche, recentissima, la lettera a papa Francesco) sono state possibili grazie alla forte e variegata rappresentatività delle associazioni di categoria pratesi, Unione in primis.

Ribadita dal Consiglio direttivo anche l’importanza dei controlli da parte delle istituzioni per evitare pericolose derive verso l’illegalità.

Mi sconcerta la ‘fuga indietro’ di autorevoli rappresentanti di categorie economiche che anziché valorizzare e potenziare le sinergie promuovono spaccature. – conclude Cavicchi. – Eppure l’esperienza ci dice che la collaborazione, la più estesa possibile, dà buoni frutti. Sul piano delle relazioni di filiera ricordo la realizzazione del contratto di subfornitura; quanto ai compensi di lavorazione è stato fatto tutto ciò che è legalmente e operativamente possibile per aiutare le imprese a determinarli. Grazie alla collaborazione di tutte le categorie economiche i costi minimi di alcune lavorazioni conto terzi sono stati a suo tempo definiti e depositati in Camera di commercio, dove sono a disposizione di tutti: le imprese dispongono quindi di uno strumento che le aiuta ad avere consapevolezza dei costi e a definire al meglio, secondo le proprie politiche commerciali, i compensi da richiedere. Fissare a priori i compensi di lavorazione non è legalmente possibile e non sarebbe nemmeno giusto: è la relazione fra imprese, una relazione matura e consapevole, che deve determinarle.”

 

PU | 2SEM2015 | UIP045042 | RelEst | PetS | UnkS

 


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