dettaglio
soggetto emanatore: Regione Toscana
titolo:

Protocolli di insediamento: approvato il nuovo disciplinare in vista della prossima apertura della misura

data scadenza domande 31/12/2015
note:
 
Bandi

18 dicembre 2014

A tutte le imprese

Protocolli di insediamento: approvato il nuovo disciplinare in vista della prossima apertura della misura

La Regione ha approvato gli indirizzi per l’attuazione dei Protocolli di insediamento finalizzati a sostenere i processi di attrazione di investimenti nel territorio toscano e i progetti di industrializzazione del tessuto produttivo regionale realizzati da imprese già presenti in Toscana.

Soggetto emanatore           Regione Toscana

Tipo di opportunità            bando

Potenziali partecipanti       imprese

Data decorrenza                da definire (inizio 2015)

Data scadenza domande      da definire

Documenti di scaricare       delibera; indirizzi

 

La Giunta regionale ha approvato gli indirizzi per l’attuazione dei Protocolli di insediamento, dando seguito al disciplinare approvato un anno e mezzo fa e contenente i primi dettagli dell’intervento.

 

La misura mira a sostenere i processi di attrazione di investimenti nel territorio toscano e i progetti di industrializzazione del tessuto produttivo regionale realizzati da imprese già presenti in Toscana, mediante il ricorso alla procedura negoziale.

 

Beneficiarie della misura potranno essere sia PMI che Grandi Imprese, costituite in forma singola e aggregata (consorzi, RTI, reti d’impresa), dei settori industria e servizi che si impegnino a realizzare investimenti di rilevanza strategica regionale, aventi contenuti innovativi, di dimensione significativa e in grado di produrre nuova occupazione, a condizione di non aver fatto ricorso a procedure di licenziamento collettivo nei 12 mesi precedenti al deposito dell’istanza di finanziamento.

 

Gli investimenti agevolabili potranno consistere in:

a. investimenti in nuove unità locali, unità locali già presenti sul territorio regionale, creazione o ammodernamento di infrastrutture di ricerca private;

b. programmi di reindustrializzazione in aree di crisi complessa;

c. investimenti da parte di imprese con sede legale in Toscana, la cui base sociale è costituita per almeno il 70% da ex dipendenti di aziende in crisi che hanno usufruito dell’incentivo dell’autoimprenditorialità consistente nell’anticipo del trattamento di integrazione salariale a loro concessi e non ancora goduti, nonché di incentivi regionali sulla creazione di imprese di cui alla L.R. 21/2008 o da programmi operativi regionali cofinanziati dai fondi strutturali.

 

I progetti dovranno prevede attività di R&S (GI e PMI) oppure investimenti materiali ed immateriali se destinati alla creazione di un nuovo investimento o all’ampliamento di uno stabilimento esistente (PMI; GI solo se collocate nelle nuove aree ex art. 107.3.c del Trattato UE (tali aree riguardano alcuni comuni di Massa Carrara: Massa, Carrara, Fivizzano, Comano, Casola in Lunigiana e Livorno: Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo, Suvereto).

 

Sarà attribuita priorità ai progetti che prevedono attività di R&S riferiti agli ambiti tecnologici definiti dalla Smart Specialisation toscana (ICT e fotonica, Fabbrica intelligente, Chimica e nanotecnologie) e a quelli territorialmente collocati in aree di crisi complessa, aree produttive oggetto di risanamento ambientale, nuove aree ex art. 107.3.c del Trattato UE, aree industriali dismesse, aree destinate ad insediamenti produttivi già esistenti, aree dotate di almeno una delle infrastrutture di carattere ambientale riportate all’art. 8 del disciplinare.

 

Le dimensioni minime di investimento previste sono riportate nella seguente tabella:

 

Tipologia di intervento

Investimento minimo

GI

GI

in collaborazione

con PMI

PMI singole

PMI aggregate

- nuove unità locali;
- unità locali già presenti sul territorio

€ 10 mln

€ 7,5 mln

€ 2 mln

€ 3,5 mln

- creazione e ammodernamento di infrastrutture di ricerca private

€ 1 mln

- programmi di reindustrializzazione in aree di crisi complessa;
- investimenti da parte di imprese con sede legale in Toscana, con almeno 70% base sociale di ex dipendenti di aziende in crisi con incentivo autoimprenditorialità

€ 250.000

 

Per quanto riguarda la forma di aiuto, è prevista la concessione di contributi in conto capitale e prestiti agevolati (con possibile destinazione del fondo perduto alle PMI e dei finanziamenti agevolati alle GI) e in percentuali massime che saranno definite nell’Avviso vero e proprio, ma probabilmente comprese tra 10 e 20%. 

 

Il disciplinare prevede anche i criteri di ammissibilità validi per la fase istruttoria preliminare (vedasi l’incremento di occupazione, l’affidabilità economico-finanziaria del soggetto proponente e la fattibilità economico-finanziaria del programma), i criteri di valutazione (tra cui evidenziamo i nuovi indicatori relativi alla sussistenza dei caratteri di addizionalità e significativa qualificazione come definiti all’art. 6) e le premialità aggiuntive per progetti che ricadono in ambiti tecnologici prioritari, in ambiti territoriali prioritari, che introducano innovazioni in campo ambientale, sociale e della sicurezza sui luoghi di lavoro.

 

Il bando aprirà con una dotazione iniziale di circa € 3 mln, a cui si aggiungeranno i nuovi fondi europei non appena sarà adottato il POR FESR 2014-2020.

 

Al disciplinare in oggetto seguirà l’approvazione dell’Avviso per le manifestazioni di interesse, la cui adozione è prevista entro fine anno. La misura dovrebbe aprire a fine gennaio/inizi febbraio 2015 e prevedere graduatorie quadrimestrali, salvo disponibilità di risorse.

 

Contatto

Andrea Begal, e-mail a.begal@confindustria.prato.it

 

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