Prato, 29 marzo 2013

 

 

 

 

 

ti scrivo non solo per farti gli auguri di buona Pasqua (e di auguri abbiamo molto bisogno noi tutti: Prato, la Toscana, l’intero paese e oltre) ma anche per portarti a conoscenza di un atto del Comitato di presidenza e del Consiglio direttivo dell’Unione che ritengo importante: l’adozione di una carta etica e valoriale “nostra”, che integra il codice etico di Confindustria.

Parlo di atto importante non certo perché pensi che possa risolvere di per sé il problema dei comportamenti scorretti, una vera piaga per il distretto: penso però che per noi sia doveroso avere questo ulteriore punto di riferimento e darne testimonianza sull’esterno. Noi abbiamo scelto liberamente di entrare in un’associazione – l’Unione e quindi Confindustria – che dell’etica ha fatto un presupposto per lo status stesso di socio: è giusto valorizzare il modo di fare impresa in cui ci riconosciamo, l’unico che garantisca le condizioni per una nuova fase di crescita. Un modo all’insegna del rispetto non solo della legalità ma anche di una correttezza che va al di là di questa. Il codice etico di Confindustria lo dice molto bene: “La eticità dei comportamenti non è valutabile solo nei termini di stretta osservanza delle norme di legge e dello statuto. Essa si fonda sulla convinta adesione a porsi, nelle diverse situazioni, ai più elevati standard di comportamento.”

Comportamenti non solo legali quindi ma – per usare un’espressione un po’ passata di moda – da persone perbene, che si rapportano in maniera leale e non opportunistica verso tutti, a cominciare dai nostri partner commerciali. E’ proprio questo il motivo ispiratore del nostro “supplemento pratese” al codice etico di Confindustria: il fatto di avere imprese associate che rappresentano intere filiere (il tessile-moda, ma non solo) ci rende particolarmente sensibili a questo tema.

La realizzazione e diffusione della carta etica è una delle tante attività che la nostra associazione sta portando avanti. Stiamo lavorando intensamente per rendere più viva ed efficace l’azione dell’Unione; allargare la base sociale decimata dalla crisi (nelle ultime settimane sono entrati 6 nuovi soci, fra cui la seconda impresa cinese); riorganizzare l’assetto interno rivedendo l’articolazione delle sezioni; fornire ai soci servizi in linea con le esigenze attuali (penso fra gli altri all’innovazione, alla formazione, ai dati dell’ufficio studi); dotarci di strumenti utili alla nostra funzione di lobby (è di pochi giorni fa la ricerca, finita anche sulla stampa nazionale, utile a provare l’assenza di reciprocità UE-Cina; ma anche su credito e fisco abbiamo fatto e faremo iniziative interessanti). Tutte attività, queste, rese possibili dall’impegno dei soci che, presenti negli organi formali o informali dell’Unione, danno il loro contributo di tempo, energie e soprattutto idee. A tutti il grazie mio e dei colleghi di Presidenza.

L’impegno associativo è oggi prezioso più che mai. In questo periodo di generale incertezza e sospetto, viviamo un clima di criminalizzazione del fare impresa; anche realtà virtuose sono messe sotto accusa, rendendo impossibile il loro sviluppo. Siamo sotto una continua pressione da parte del fisco che asfissia le nostre aziende, mentre si radicano tendenze contrarie alle possibilità di cambiamento e crescita. E’ un caso eloquente l'attacco nei confronti di Gida, attore fondamentale per il recupero delle acque di scarto industriale nell'ottica di un distretto tessile sostenibile.

Ti allego la nostra carta etica ed il codice etico di Confindustria. Mi farebbe piacere avere tuoi commenti, che puoi farmi avere al seguente indirizzo:

 direzione@confindustria.prato.it.

A te ed alla tua famiglia un cordiale saluto ed auguri di buona Pasqua!

 

 (Arch. Andrea Cavicchi)

 

 

 

 

 

Link:

-          Carta Etica e Valoriale UIP

-          Codice Etico di Confindustria

 

 

 

PU | 1SEM2013 | UIP041333   Prot. 106/2013

 

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