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GIOVANI |
La prima, sicuramente la più emozionante, è stata per
"Tessitori dimpresa" ovvero la serie di incontri che abbiamo fatto in
collaborazione col prof. Ciappei dellUniversità di Firenze in merito al corso di
strategia aziendale. Lemozione è stata veramente tanta.....anche per la nostra determinata Raffaella in quanto, davanti ad una platea gremita di giovani industriali di tutta Italia, alla Presidente Nazionale, alle autorità intervenute per loccasione e principalmente al flash abbagliante della televisione e dei fotografi, ha spiegato in cosa consisteva il progetto che è stato riconosciuto il migliore in Italia per il settore Università fra tutti quelli svolti dalle altre territoriali. Complimenti e grazie ai "professori - imprenditori" che hanno dato il loro contributo!!!!! |
La seconda iniziativa premiata, ma non per questo meno
importante, è stata le "30 ore di diffusione della cultura del lavoro e del sistema
economico" edizione 1998/1999. Il premio ricevuto insieme alle altre territoriali ha
avuto un sapore particolare, come ricordato dalla dott.ssa Adriana Galgano
responsabile della commissione scuola nazionale perché era il secondo premio nella
mattinata per il Gruppo di Prato come soltanto altri due gruppi. Quindi non mi resta che
ribadire ancora grazie, grazie, grazie a tutti i "professori" e appuntamento a
questanno per ledizione 1999/2000 perché, come dice il detto: non cè
due senza tre!
Finita questa fase iniziale del Congresso, che ha visto fra laltro la presentazione
del "Manuale dAzione per la scuola 2000", ovvero una raccolta di tutte le
iniziative svolte in Italia negli ultimi tre anni in favore della scuola, promosso dal
Comitato Scuola Nazionale, ormai cariche di tutti i nostri premi, fra linvidia degli
amici fiorentini, abbiamo consumato il "pranzo frugale del seminarista" che
anticipava linizio del Convegno vero e proprio.
Il Convegno ha voluto essere un momento di riflessione sul ruolo dellimpresa nella
società e nei sistemi educativi pubblici e privati, insieme alla collaborazione di
esponenti dellindustria della scuola della chiesa e del governo. Un momento per
ribadire ancora limportanza di un collegamento che deve essere sempre più solido
fra il mondo dellimpresa e la scuola.
Una giornata importante, emozionante e stimolante in una cornice unica nel suo genere che
è servita a darci quella carica necessaria per continuare a migliorare sempre di più le
nostre iniziative in favore della scuola.
Job and food
Gli "Angeli" a Prato
Di Francesca Fani
Il "fenomeno Fiorucci" il prossimo anno compirà 30 anni.
Quando ancora il Made in Italy non esisteva, Elio Fiorucci apre il suo primo negozio a
Milano, in Galleria Passarella, ed inizia a differenziarsi dal grigiore allora generale,
acquistando e proponendo una moda fatta di capi colorati e divertenti, di accessori
stravaganti, che lui rinnova costantemente anche importandoli da ogni angolo del mondo.
Era il 1967
"
Si conclude splendidamente il millennio del G.G.I. con la
visita del maestro della new-age Elio Fiorucci. Ledizione 1999 del Job&Food 1999
si è conclusa il 13 dicembre nellauditorium del museo darte contemporanea
Luigi Pecci. Questa fortunata serie di incontri con personaggi di spicco dellimprenditoria italiana non avrebbe potuto scegliere un ospite migliore per interpretare un anno nel quale ideologicamente abbiamo viaggiato alla scoperta del made in Italy. |
Si conclude splendidamente il millennio del G.G.I. con
la visita del maestro della new-age Elio Fiorucci. Ledizione 1999 del Job&Food
1999 si è conclusa il 13 dicembre nellauditorium del museo darte
contemporanea Luigi Pecci.
Questa fortunata serie di incontri con personaggi di spicco dellimprenditoria
italiana non avrebbe potuto scegliere un ospite migliore per interpretare un anno nel
quale ideologicamente abbiamo viaggiato alla scoperta del made in Italy.
Con la sua incredibile umanità ed il garbo da vero signore, Elio Fiorucci è
riuscito a trasformare una serata, sulla carta già interessante, in un evento ricco di
fascino e poesia, staordinariamente coinvolgente nel ripercorrere la sua storia ed uno
spaccato di quasi 30 anni di moda e costume.
Dal suo racconto appassionato emerge chiaramente come il marchio Fiorucci sia legato in
modo inscindibile alluomo Fiorucci. Sono i viaggi, la curiosità, lo spirito
cosmopolita che ancora contraddistinguono il Signor Elio, il motore trainante di questa
azienda. La oggi celebrata globalizzazione, negli anni 60 doveva ancora essere
inventata; ma per il giovane Fiorucci questa parola acquista già un significato molto
preciso. Londra e New York saranno in questo senso decisive. Con i loro giochi di
trasgressioni e novità, le smanie di rivoluzioni e di rotture sociali; con la loro arte
pulsante, si mostrano in quegli anni officine geniali del fashion e dei futuri trend,
luoghi dincontro dei miti di oggi, palcoscenici ideali per precorrere i tempi. Il
signor Elio ci parla di incontri fulminanti, casuali e fortuiti con personaggi ed artisti
veri; ci parla dei Beatles, di Madonna, Andy Warhol, Ettore Sottsass.
Dalla canzone al design, dalla pittura alluomo della strada, una miriade di segnali
provenienti da ogni dove stimoleranno la sensibilità e la fantasia di questo nascente
imprenditore che, di ritorno da uno suoi viaggi, deciderà di far sentire al mondo la sua
voce: nasce il primo negozio Fiorucci e con lui un universo di colori, suoni e sensazioni
che racconteranno allItalia un nuovo modo di fare moda.
Da questo momento in poi la storia dellazienda è tutta in salita; vengono aperti
ancora nuovi negozi, che poi diventano store o megastore, infine luoghi di culto. Si
spazia dallabbigliamento, al gadget, alloggettistica, forti di una creatività
vivace e mai doma, alla ricerca continua del nuovo, della forma, del colore. Ma anche
delle emozioni e della natura intimistica delluomo. Si progetterà e si disegnerà
infatti in maniera trasversale; niente è preconfezionato o etichettato secondo stili o
status perchè ciò che conta è far emergere la spiritualità, il sentimento, la voglia
che è in ognuno di noi di essere parte di tanti mondi che sono sì diversi, ma anche un
tutto senza divisioni.
Nonostante i continui successi e le potenzialità di un marchio per certi versi ancora
inesplorate, verso la fine degli anni 70 lazienda comincia ad intravedere le
prime difficoltà. Parlandoci di questo momento così delicato nella vita di una impresa,
il signor Fiorucci riesce ancora a sorprenderci: con umiltà e franchezza ammette i propri
errori ed involontariamente ci fa il regalo più bello insegnandoci ad essere, prima che
imprenditori, uomini, persone vere.
La storia di oggi dellazienda Fiorucci è fatta anche della presenza discreta ma
protettiva di un partner giapponese che riesce ad infornderle nuova energia. Il negozio di
Milano, ormai quasi un moderno department-store, diviene un fatto di costume; si ospitano
eventi musicali, mostre, avvenimenti mondani, non mancano i personaggi dello spettacolo.
In questi ultimi anni il marchio sembra godere di una ritrovata vitalità; la filosofia
della azienda continua tenace nella persona del signor Fiorucci, al quale non mancono
entusiasmo e nuove idee ne parole incoraggianti per i giovani imprenditori.
Sentir parlare di bontà, di etica, di rinuncia del successo a tutti i costi o
dellidea di impresa come arricchimento personale, di ricerca e difesa dei valori
delluomo, di aziende assurdamente no profit, di impresa come missione anche sociale,
ci sembra uno spiraglio di luce nel grigiore di questi anni dellegocentrismo,
dellindividualità esasperati.
Stiamo lavorando
Commissione Archimede
La commissione Archimede del G.G.I. ha ricominciato a riunirsi, in progetto la ripetizione
per il secondo anno del "progetto 30 ore di diffusione della cultura del lavoro e del
sistema economico" e nuove iniziative per la scuola.
Dopo lentusiasmante esperienza del 1999 promuoveremo ancora una volta il
"progetto 30 ore"; i contatti con il provveditorato agli studi e con le scuole
dellarea sono già stati presi, devono essere solo pianificati gli interventi.
Contiamo su un nuovo successo; il nostro impegno è importante perché siamo proprio noi
giovani imprenditori che per primi paghiamo le spese di questo scollamento fra mondo
scolastico e mondo imprenditoriale.
Rinnovo cariche regionali
Di seguito i nomi, con rela tive cariche, del comitato di presidenza e del comitato di
coordinamento toscano dei Giovani Imprenditori per il biennio 1999-2001: Presidente:
Giannetto Marchettini (G.G.I. Siena). Vicepresidenti: Nico La Penta (G.G.I. Firenze),
Michele Porinelli (G.G.I. Livorno), Ketty Casprini (G.G.I. Arezzo), Carlo Telara (G.G.I.
Massa Carrara). Consiglieri: Nicola Albini (G.G.I. Prato) delegato Quale Impresa, Bruna
Dini (G.G.I. Lucca), Lucia Migliorini (G.G.I.Grosseto), Iacopo Caldonazzo (G.G.I. Pistoia)
tesoriere. E una grossa novità per il nostro Gruppo quella di avere nel Consiglio
Regionale un nostro membro; un "in bocca al lupo" quindi a Nicola Albini per
questa "avventura". Alessia Toti è la nuova delegata regionale della nostra
territoriale (sostituisce Leonardo Cartei).
Partecipate anche Voi alle News!!!
Se avete delle richieste o degli
argomenti da trattare inviate
i Vostri messaggi a:
GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI DI PRATO
via Valentini, 14 - 59100 Prato - tel. ++39/574/4551
fax ++39/574/455.288 - E-mail ggi@ui.prato.it
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