Sicurezza e igiene del lavoro
Pubblicate le Linee guida per l'uso dei videoterminali
Il dispositivo era previsto dall'art. 56 (informazione e formazione) del D.Lgs. 626/94 e si riferisce ai lavoratori che utilizzano una attrezzatura munita di videoterminale in modo sistematico ed abituale, per almeno quattro ore consecutive giornaliere (dedotte le interruzioni di cui all'art. 54 del D.Lgs. 626/94), per tutta la settimana lavorativa. Non vengono introdotte nuove misure sanzionatorie rispetto a quanto già previsto dal D.Lgs. 626/94.
L'obiettivo a cui mira il decreto, è quello di prevenire l'insorgenza
di disturbi muscolo scheletrici, dell'affaticamento visivo e della fatica mentale che
possono essere causati dall'uso di videorterminali.
Nell'introduzione si evidenzia come non esistano rischi specifici derivanti da radiazioni
ionizzanti o non ionizzanti, sia a carico dell'operatore sia a carico della prole.
Inoltre, per quanto riguarda i campi elettromagnetici, si ribadisce che la presenza della
marcatura CE sul videoterminale comporta il rispetto dei limiti raccomandati e
riscontrabili nei comuni ambienti di vita ove sono utilizzate apparecchiature elettriche e
televisive.
DECRETO 2 ottobre 2000.
Linee guida d'uso dei videoterminali.
il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale di concerto con il Ministro della
Sanità
Visto il decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, come modificato dal decreto
legislativo 19 marzo 1996, n. 242;
Visto l'art. 56, comma 3, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, che prevede
l'emanazione di una linea guida d'uso dei videoterminali;
Decreta:
Art. 1.
E' adottata l'allegata linea guida d'uso dei videoterminali, che costituisce parte
integrante del presente decreto.
Roma, 2 ottobre 2000
p.il Ministro del Lavoro Guerrini p. il Ministro della sanità Fumagalli Carulli
Allegato
LINEE GUIDA D'USO DEI VIDEOTERMINALI (art. 56, comma 3, decreto legislativo n.
626/1994)
1. Introduzione.
La guida che segue e' stata messa a punto per fornire le indicazioni fondamentali per lo
svolgimento dell'attività al videoterminale al fine di prevenire l'insorgenza dei
disturbi muscoloscheletrici, dell'affaticamento visivo e della fatica mentale che possono
essere causati dall'uso del videoterminale. Per la redazione della presente guida si e'
fatto riferimento a norme tecniche nazionali (CEI, UNI), comunitarie (CENELEC, CEN) e
internazionali (IEC, ISO) che forniscono la regola dell'arte sull'utilizzo dei
videoterminali.
Va chiarito, preliminarmente, che tutti gli studi e le indagini epidemiologiche sinora
svolti portano ad escludere, per i videoterminali, rischi specifici derivanti da
radiazioni, ionizzanti e non ionizzanti, sia a carico dell'operatore sia della prole. In
particolare, nei posti di lavoro con videoterminale le radiazioni ionizzanti si mantengono
a livelli rilevabili nei comuni ambienti di vita e di lavoro. Per quanto si riferisce ai
campi elettromagnetici, la presenza della marcatura CE sul videoterminale comporta che
tali campi siano mantenuti al di sotto dei limiti raccomandati e riscontrabili nei comuni
ambienti di vita ove sono utilizzate apparecchiature elettriche e televisive.
Nelle lavoratrici gestanti sono presenti variazioni posturali legate alla gravidanza che
potrebbe favorire l'insorgenza di disturbi dorso-lombari atti a giustificare la modifica
temporanea delle condizioni o dell'orario di lavoro, ai sensi del decreto legislativo n.
645/1996, concernente il miglioramento della sicurezza e della salute sul lavoro delle
lavoratrici gestanti.
Al fine di prevenire i disturbi che talvolta si accompagnano ad una utilizzazione dei
videoterminali e' necessario attenersi alle indicazioni di seguito elencate.
2. Indicazioni sulle caratteristiche dell'arredo della postazione del
video terminale.
Il piano di lavoro (scrivania) deve:
a) avere una superficie sufficientemente ampia per disporre i materiali necessari e le
attrezzature (video, tastiera, ecc.) nonché consentire un appoggio per gli avambracci
dell'operatore davanti alla tastiera, nel corso della digitazione;
b) avere una profondità tale da assicurare una corretta distanza visiva dallo schermo,
tenendo presente che schermi di grandi dimensioni richiedono tavoli di maggiore
profondità;
c) avere il colore della superficie chiaro, possibilmente diverso dal bianco, ed in ogni
caso non riflettente;
d) essere stabile e di altezza, fissa o regolabile, indicativamente fra 70 e 80 cm;
e) avere uno spazio idoneo per il comodo alloggiamento e la movimentazione degli arti
inferiori e per infilarvi il sedile.
Il sedile deve:
f) essere di tipo girevole, saldo contro slittamento e rovesciamento, dotato di basamento
stabile o a cinque punti di appoggio;
g) disporre del piano e dello schienale regolabili in maniera indipendente così da
assicurare un buon appoggio dei piedi ed il sostegno della zona lombare;
h) avere i bordi del piano smussati, in materiale non troppo cedevole, permeabile al
vapore acqueo e pulibile;
i) essere facilmente spostabile anche in rapporto al tipo di pavimento;
l) qualora fosse necessario, essere dotato di un poggiapiedi separato, per far assumere
una postura adeguata agli arti inferiori dell'operatore.
3. Indicazioni sugli ambienti.
In sede di predisposizione degli ambienti di lavoro ove ubicare postazioni munite di
videoterminale occorre prevedere:
a) per quanto riguarda il rumore, l'eliminazione di eventuali problemi di rumore
determinati in fase di stampa dalle stampanti ad impatto procedendo alla loro segregazione
o insonorizzazione;
b) per quanto riguarda il microclima, il lavoro al videoterminale non richiede il rispetto
di parametri diversi da quelli normalmente assunti per il comune lavoro d'ufficio. E'
necessario che nella postazione di lavoro la velocità dell'aria sia molto ridotta,
evitando la presenza di correnti d'aria provenienti da porte, finestre, bocchette di
condizionamento, ventilatori, apparecchiature poste in vicinanza ecc. E' importante che
l'aria non sia troppo secca per evitare possibili irritazioni degli occhi.
Altrettanta precauzione andrà posta per evitare fonti di calore radiante poste nelle
immediate vicinanze della postazione, quali impianti di riscaldamento ma anche finestre
che possano essere colpite da irraggiamento solare diretto ecc.;
c) per quanto riguarda l'illuminazione, al fine di evitare riflessi sullo schermo,
abbagliamenti dell'operatore ed eccessivi contrasti di luminosità la postazione di lavoro
va correttamente orientata rispetto alle finestre presenti nell'ambiente di lavoro.
L'illuminazione artificiale dell'ambiente deve essere realizzata con lampade provviste di
schermi ed esenti da sfarfallio, poste in modo che siano al di fuori del campo visivo
degli operatori; in caso di lampade a soffitto non schermate, la linea tra l'occhio e la
lampada deve formare con l'orizzonte un angolo non inferiore a 60o (figura 1). Va in ogni
modo evitato l'abbagliamento dell'operatore e la presenza di riflessi sullo schermo
qualunque sia la loro origine.
4. Indicazioni atte ad evitare l'insorgenza di disturbi
muscolo-scheletrici.
Per la prevenzione di tale tipologia di disturbi occorre:
a) assumere la postura corretta di fronte al video, con piedi ben poggiati al pavimento e
schiena poggiata allo schienale della sedia nel tratto lombare, regolando allo scopo
l'altezza della sedia e l'inclinazione dello schienale;
b) posizionare lo schermo del video di fronte in maniera che, anche agendo su eventuali
meccanismi di regolazione, lo spigolo superiore dello schermo sia posto un po' più in
basso dell'orizzontale che passa per gli occhi dell'operatore e ad una distanza dagli
occhi pari a circa 50-70 cm. (figura 2);
c) disporre la tastiera davanti allo schermo (figura 3), salvo che lo schermo non sia
utilizzato in maniera saltuaria, e il mouse, od eventuali altri dispositivi di uso
frequente, sullo stesso piano della tastiera ed in modo che siano facilmente
raggiungibili;
d) eseguire la digitazione e utilizzare il mouse evitando irrigidimenti delle dita e del
polso, curando di tenere gli avambracci appoggiati sul piano di lavoro in modo da
alleggerire la tensione dei muscoli del collo e delle spalle;
e) evitare, per quanto possibile, posizioni di lavoro fisse per tempi prolungati. Nel caso
ciò fosse inevitabile si raccomanda la pratica di frequenti esercizi di rilassamento
(collo, schiena, arti superiori ed inferiori).
5. Indicazioni atte ad evitare l'insorgenza di problemi visivi.
A tale scopo si dovrà:
a) illuminare correttamente il posto di lavoro, possibilmente con luce naturale, mediante
la regolazione di tende o veneziane, ovvero con illuminazione artificiale. Le condizioni
di maggiore comfort visivo sono raggiunte con illuminamenti non eccessivi e con fonti
luminose poste al di fuori del campo visivo e che non si discostino, per intensità, in
misura rilevante da quelle degli oggetti e superfici presenti nelle immediate vicinanze,
in modo da evitare contrasti eccessivi;
b) orientare ed inclinare lo schermo per eliminare, per quanto possibile, riflessi sulla
sua superficie;
c) assumere la postura corretta di fronte al video in modo tale che la distanza
occhi-schermo sia pari a circa 50-70 cm;
d) disporre il porta-documenti, se presente, alla stessa altezza e distanza dagli occhi,
dello schermo, ricorrendo ai meccanismi di regolazione;
e) distogliere periodicamente lo sguardo dal video per guardare oggetti lontani, al fine
di ridurre l'affaticamento visivo;
f) durante le pause ed i cambiamenti di attività previsti, e' opportuno non dedicarsi ad
attività che richiedano un intenso impegno visivo, come ad esempio la correzione di un
testo scritto;
g) cura della pulizia periodica di tastiera, mouse e schermo;
h) si raccomanda l'utilizzo di eventuali mezzi di correzione della vista se prescritti.
6. Indicazioni atte ad evitare disturbi da affaticamento mentale.
Nel lavoro al videoterminale e' possibile riscontrare una certa difficoltà degli
operatori a seguire adeguatamente il continuo aggiornamento dei software. L'attività al
videoterminale richiede pertanto che essa sia preceduta da un adeguato periodo di
formazione all'uso dei programmi e procedure informatiche.
E' utile, al riguardo:
a) seguire le indicazioni e la formazione ricevuti per l'uso dei programmi e delle
procedure informatiche;
b) disporre di tempo sufficiente per acquisire le necessarie competenze ed abilità;
c) rispettare la corretta distribuzione delle pause;
d) utilizzare software per il quale si e' avuta l'informazione necessaria, ovvero facile
da usare;
e) in caso di anomalie del software e delle attrezzature, e' bene che l'operatore sappia
di poter disporre di un referente per la soluzione del problema.
Infine, si ricorda che la conoscenza del contesto in cui si colloca il risultato del
lavoro al videoterminale, e' un elemento utile per l'attenuazione di uno dei possibili
fattori di affaticamento mentale.